Raccontare i fatti dolorosi cercando di andare oltre le apparenze e le scenografie ufficiali, strappare il velo dell’ipocrisia per trovare le verità nascoste dalle convenienze e dalla codardia di chi vive timidamente i propri anni rinunciando da subito a sognare un mondo diverso certamente migliore di quello che abbiamo dinanzi agli occhi. Il racconto diventa testimonianza e memoria di un tempo che lascia tracce a volte invisibili oppure profezia di una stagione che arriva a rilento perché non tutti sentono e apprezzano il vento del cambiamento. Profezia e memoria per essere liberi ed uguali, per vincere le vessazioni e i soprusi perché solo così si alimenta la giustizia sociale, solo così si vincono i privilegi delle caste, gli abusi dei potenti e la violenza dei tiranni.